DAY BY DAY
(2000-2001)
00.10.25 A proposito
di controllo dei punteggi e di dati bibliografici dei libri
Agli studenti della 3F 4F
5F
A
proposito di controllo dei punteggi e di dati bibliografici dei libri
Nei giorni
scorsi alcuni studenti si sono fatti avanti per avanzare dubbi sulla presenza
di errori nelle valutazioni che io ho dato (analiticamente, per voci) a
proposito per la SBA. Già qualche giorno prima alcuni studenti del
5F avevano sollevato dubbi, ed un controllo aveva dato loro ragione (la
natura dell'errore è stata individuata, e comunicata in una e-mail
della quale in questo momento non trovo il testo).
In particolare,
almeno 3 studenti hanno dichiarato che la valutazione ricevuta nella voce
“Dati bibliografici” risulta a loro incomprensibile, anche dopo essersi
eventualmente consultati con altri. Gli studenti sono Ce., Cu., Ca..
Occorrerà
adottare delle procedure chiare,
-
per lasciare
aperta la possibilità di rettificare errori (anche se statisticamente
gli errori si compensano)
-
per impedire
comunque che si diffonda lo sport del “chiedere di controllare” (tanto,
non si sa mai…); controllare richiede tempo, ed il tempo io devo dedicare
al lavoro per il quale sono paga-to, e non per soddisfare la curiosità
degli studenti.
Pertanto,
anche alla luce della esperienza costituita degli ultimi chiarimenti che
mi sono stati richiesti, propongo che
-
prima
di farsi avanti a denunciare un sospetto errore nella valutazione, ciascuno
ci pensi seria-mente, e si consultarsi con gli amici (Ca. per la verità
dice di essersi consultato con Art., che quindi è invitato a
leggere qui anche lui con attenzione)
-
la richiesta
di controllo deve essere contenuta in un foglio (formato A5) che elenchi:
-
la voce
e il punteggio esatto della valutazione che sembra erronea
-
la motivazione
precisa per la quale la valutazione si considera erronea (“non capisco…”,
“non mi rendo conto…”, “sono meravigliato…” non sono motivazioni; e a fronte
di mancan-za di motivazioni, vale la mia motivazione [tutti i punteggi
che io assegno sono corredati da un minimo di motivazione, che si legge
nel “parametro” o nella “voce”]
-
copia o
estratto del lavoro (se si tratta di lavoro che è anche in possesso
dello studen-te)
Ed
ecco la esperienza costituita degli ultimi chiarimenti che mi sono
stati richiesti.
Tre
studenti hanno espresso meraviglia per il punteggio ottenuto nella voce
“dati bibliografici della SBA”; ora, mi pare evidente che essi non hanno
verificato:
-
dalle indicazioni
bibliografiche di Ce. io (lettore medio, di media cultura e di media
intelligenza) non so in che anno il libro originale è stato scritto;
manca poi il titolo originale dell’opera; [inoltre, ma questo è
meno serio, la data è offerta in modo anomalo (la data di “finito
di stampare” è cosa diversa, tecnicamente, dalla data di edizione:
possono differire, e bibiliograficamente vale la data di edizione, non
quella del finito di stampare)]. Mi meraviglio che Riccardo non se ne sia
reso conto, e che qualcuno dei suoi amici non glielo abbia fatto notare.
-
dalle indicazioni
bibliografiche di Cu. non si capisce in quale anno il libro è
stato pubblicato in edizione originale. Questo, ribadisco, è un
dato essenziale, per chi vuole avere una idea del volume; se leggo “Promessi
Sposi, Milano, 1986”, posso pensare che sia un romanzo della ultima generazione!
Perciò mi sembra che la valutazione sia stata, per lui, fin troppo
generosa.
-
per quanto
riguarda Ca., c’è un doppio errore di grave natura: MANNIER
sarà casomai MONNIER (se uno sbaglia una lettera nel codice fiscale,
prende 500.000 £ di multa; se uno rende irriconoscibile il nome dell’editore,
è come un funzionario che ti fa la carta di identità e sbaglia
il tuo cognome. Il voto sarebbe zero). Inoltre la dizione “F.le “
cosa vuol dire? “Fluviale”?, “Funzionale”?… I dati bibliografici sono codici
tecnici, non si può andare ad occhio…
Voglio inoltre
aggiungere che la frase “ho copiato esattamente quello che c’era scritto
nella scheda della biblioteca”, è una frase a doppio taglio: può
significare che lo studente ha copiato ma non ha capito!
Ad esempio,
vorrei sapere cosa significa nella mente di Ca. la scritta “254
p. ill. 20 cm” (perché una volta indicazioni di questo genere [ill.]
si davano: ma cosa significa?)
Conclusione
1: nessuno ha tempo da perdere.
Conclusione
2: tenete presente che c’è un fatto che vale per tutti (studenti,
genitori e docenti): essere credibili (cioè persone delle quali
la gente si fida, perché fa conto sulla loro serietà, coscienziosità
e precisione), è difficile. La credibilità è come
un albero: ci vogliono anni per farla crescere, e può bruciarsi
in un giorno solo. E sul lavoro, prima ancora di sapere se siete esperti
(se non lo siete lo diventerete) vogliono da voi che siate affidabili.
Abituatevi fin da ora….
Arrivederci
docente
f.dentoni
A seguito
di questa nota, la Classe 4F, dall'Irlanda ove era per uno progetto di
integrazione culturale, ha inviato una rimostranza ("apologia
della 4F"), riportata nel successivo "day by day"